KUNG FU

 

 

Antichi reperti e disegni rinvenuti sulle pareti di grotte del Vietnam del nord, stanno ad indicare l’origine di tecniche da combattimento autoctone avvenute poco dopo il 3000 aC.

Il Vietnam fu contrassegnato in varie epoche da invasioni ad opera di altre civiltà.

Dal 100 aC. al 900 dC. ca., a seguito di una invasione cinese durata 1000 anni, furono studiate e rafforzate dal popolo vietnamita, tecniche marziali preziose e ricche contro la potenza militare cinese.

Il Vietnam del sud riuscì lottando strenuamente a conservare le basi e la cultura secolare dell’arte marziale, salvaguardata in clandestinità e gran segreto.

Nel periodo tra il 1000 e 1500 d.C. ca., l’ arte marziale sviluppò, oltre alla pratica fisica,  anche basi filosofiche molto importanti.

Ci furono anni, sotto la dinastia Ly, dove funzionari e Mandarini avevano l’obbligo di pratica dell’arte marziale, la quale era però insegnata e tramandata anche dalle famiglie e nei templi.

Tra il 1200 e il 1300 dC., a seguito di una minaccia di invasione da parte del popolo della Mongolia, i dirigenti delle arti marziali vietnamite si riunirono per confrontare e codificare le migliori tecniche di combattimento, tecniche assai differenti (come documentato su scritti storici) dalle altre discipline straniere.

Sotto la colonizzazione francese (1860/1945) l’arte marziale fu messa al bando.

Con la seconda guerra mondiale seppur tra mille difficoltà iniziali,  si riformarono diversi gruppi e scuole di arti marziali.